Tre ettari di moscato di Terracina e due ettari di Bellone: così inizia nel 1956 la storia dell’Azienda Agricola Giangirolami.
Fondata dal padre Dante con l’impianto del primo vigneto, è stata consolidata nel tempo e trasformata nello stato attuale dal figlio Donato e condotta oggi con l’aiuto delle sue figlie Federica, Laura e Chiara.
Le tappe della storia
Nel 1956 molte terre erano ancora vergini.
Quell’anno Dante acquistò cinque ettari di terreno tra Aprilia e Velletri.
Tre li ha piantati con il Moscato di Terracina, gli altri due con il Bellone. Ha iniziato a produrre vino casereccio ma soprattutto a vendere uva. La richiesta arrivava dalle grandi aziende che producevano e commerciavano vino in bottiglia. Così le coltivazioni aumentarono, adattandosi alla necessità.
Tre li ha piantati con il Moscato di Terracina, gli altri due con il Bellone. Ha iniziato a produrre vino casereccio ma soprattutto a vendere uva. La richiesta arrivava dalle grandi aziende che producevano e commerciavano vino in bottiglia. Così le coltivazioni aumentarono, adattandosi alla necessità.
Come suo padre, Donato Giangirolami ha guardato lontano e compiuto scelte determinanti per la crescita dell’azienda.
Si è appassionato fin da bambino alla terra, ha imparato il lavoro guardando Dante. E ha osservato con curiosità il processo che permette all’uva di trasformarsi in vino.
Negli anni ‘90 ha ampliato l’azienda e acquistato i terreni di Doganella, Ninfa e Borgo Montello.
Donato è lungimirante come suo padre e ha valutato le opportunità migliori per il futuro. Ha espiantato l’impianto a tendone a favore dell’allevamento a spalliera.
Per lui un prodotto di qualità deve essere prima di tutto sano, oltre che buono.
Per lui un prodotto di qualità deve essere prima di tutto sano, oltre che buono.
Nel 1993 è stato tra i primi sul territorio ad avviare le procedure per ottenere la certificazione biologica. Ha depurato le terre, ha eliminato qualsiasi traccia di prodotto dannoso alla salute.
Vuole che i suoi prodotti siano genuini come il cibo con cui lui stesso è cresciuto.
Nel 2003 è diventato produttore diretto.
È nata l’etichetta dell’azienda biologica Donato Giangirolami.
Vuole che i suoi prodotti siano genuini come il cibo con cui lui stesso è cresciuto.
Nel 2003 è diventato produttore diretto.
È nata l’etichetta dell’azienda biologica Donato Giangirolami.
Nel primo decennio del 2000 Laura e Federica, figlie di Donato, hanno iniziato a lavorare in azienda, proseguendo così la tradizione di famiglia e il lavoro iniziato due generazioni prima dal nonno Dante.